Controlli medici per l'idoneità alla guida: limitare gli incidenti che derivano da disturbi respiratori notturni che generano sonnolenza durante il giorno
L'obiettivo del provvedimento, imposto da una direttiva Ue, è quello di limitare gli incidenti che derivano da disturbi respiratori che generano sonnolenza durante il giorno
Disturbi respiratori notturni compromettono la qualità del riposo, generando sonnolenza diurna e provocano fino al 22% degli incidenti. E' stata recentemente approvata una direttiva che impegna gli Stati membri a varare una legge che obblighi i conducenti di auto, moto, furgoni e camion a rispondere a specifiche domande su malattie come l'OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno).
In caso di sospetta patologia scatta il rinvio a uno specifico consulto medico (visita di idoneità presso la competente Commissione Provinciale): qualora l'esito sia positivo, si potrà comunque guidare un veicolo, dimostrando l'efficacia delle terapie in corso e la validità della patente varierà tra 2 e 3 anni a seconda della gravità dei disturbi.
Già da tempo i più scrupolosi tra i medici monocratici (quelli indicati dall'art. 119 del Codice Della Strada, tra cui i Medici della Polizia di Stato) eseguono specifiche indagini anamnestiche mirate proprio al rilievo di segni diretti e/o indiretti dell'OSAS, inserendo, nella modulistica obbligatoria, specifici quesiti di intervista del candidato.